“Strad-rama” accompagna Teatro di riciclo® sin dall’edizione 2018 di teatrosustrada, e figura fra le ultime evoluzioni di una sperimentazione ormai più che decennale.
Da marzo 2021, con “Di come precipita il doppio di un migrante ovvero l’anciuvé suta prucess – strad-rama” si implementa la politica del “doppio cast”, tesa a moltiplicare le possibilità di occupazione (per i lavoratori dello spettacolo) e di partecipazione (per il pubblico): a Marco Gobetti si affianca un secondo attore, Diego Coscia.
Grazie al doppio cast, a partire da fine marzo, lo spettacolo potrà essere replicato ovunque, con un volume di repliche giornaliere teso a quadruplicare le possibilità di partecipazione del pubblico in uno stesso luogo.
Sinossi di “Di come precipita il doppio di un migrante ovvero l’anciuvé suta prucess – strad-rama”: Un uomo maliano precipita verso il centro della terra insieme a un uomo italiano, che riesce solo più a parlare in piemontese: a tradurre le sue parole in italiano, provvederà l’uomo maliano. Perché precipitano?
Prologo: Le vicende di due uomini si intrecciano in una piazza del Piemonte e finiscono nel mar Mediterraneo.
Uno è italiano, si fa chiamare Anciuvé e parla solo più in piemontese per lo scherzo che gli ha fatto un sogno: tre cittadini non capiscono il suo dialetto, lo scambiano per un migrante e lo processano per direttissima, su strada. Non riuscendo a stabilirne la provenienza, non lo caricano sulle camionette pronte in piazza; e non lo portano in un centro di detenzione e poi su un aereo o su una nave che lo rimpatri. No, per lui, di cui non si sa da dove arrivi, c’è la motosega pronta: il gruppo di tre cittadini con mandato governativo, lo farà a pezzi e lo brucerà nelle vaschette di acido pronte sotto il gazebo in piazza e con il liquido che ne risulterà riempiranno una tanica che finirà con tante altre in un container, che verrà caricato su una nave e che nel bel mezzo del Mediterraneo verrà aperto e tutte le taniche saranno svuotate in mare. E quel liquido imboccherà un cunicolo e finirà in un’intercapedine, che serve a raffreddare il centro infuocato della terra: senza di quel liquido finiremmo tutti arrosto, noi vivi. Corsia preferenziale per l’intercapedine ce l’hanno i morti in mare, perché da tutti i mari partono cunicoli che li catapultano nell’intercapedine.
Stanno per fare a pezzi l’Anciuvé, quando si fa avanti un bracciante, si chiama Ibrahim: parla italiano lui, ma è nero; è dunque un migrante, come il processato. Per lui i cittadini sotto al gazebo con mandato governativo, riescono a stabilire la provenienza: arriva dal Mali, sarà dunque rimpatriato. Tutto avviene in un attimo. L’Anciuvé è fatto a pezzi etcetera etcetera; Ibrahim è rinchiuso in un centro e rimpatriato. Tirano fuori dal container in alto mare la tanica con i resti acidosi dell’Anciuvé – pensate, uno che parlava l’antica lingua dei “nostri” posti scambiato per uno straniero, che beffa… scambiato, segato e sciolto nell’acido -; ma tempo e spazio coincidono a volte, si sa, e Ibrahim il bracciante arriva in Africa e subito riparte dall’Africa e naufraga in alto mare, poco lontano dalla nave che sta svuotando le taniche con i resti liquidi dei migranti di ignota provenienza; il liquido dell’Anciuvé abbraccia e trasporta i resti del maliano affogato: vanno diritti, insieme, dentro uno dei noti cunicoli e precipitano nell’intercapedine intorno al centro infuocato della terra…
Costruite durante più sessioni di scrittura su strada, la drammaturgia e la vicenda evocata sterzarono bruscamente durante la prima sessione di Saluzzo (CN): lo spettacolo attuale, è il risultato dell’incontro fra la sua stessa scrittura e il bracciantato; una problematica che, sotto ogni suo aspetto, pare riguardare assolutamente la cittadinanza tutta.
Nato nel 2018, STRAD-RAMA è un progetto drammaturgico-attoriale che coniuga avventura, provvisorietà e rigore artistico degli artisti coinvolti; e fa perno su un’idea di “disordine intelligente”, tesa a un teatro che indaghi sulla propria natura intrinsecamente pedagogica e assuma funzioni contaminanti.
Nei suoi sviluppi STRAD-RAMA, si propone di:
– realizzare su strada ri-scritture di opere teatrali o letterarie pre-esistenti;
– testare e ottimizzare su strada drammaturgie già scritte (sia di spettacoli in repertorio, sia che mai siano state rappresentate);
– scrivere su strada testi teatrali ex novo.