L’ANCIUVÉ SUTA SAL E SUTA PRUCESS – Teatro di riciclo®
di e con Marco Gobetti

Villanova d’Asti | Piazza del Mercato, sotto l’Ala
domenica 26 settembre 2021, h 21.00

Cosa può succedere a un uomo che, per colpa di uno strano sogno, riesce solo più a parlare in piemontese e – parendo a tutti sconosciuta la sua lingua – viene scambiato per un migrante?

Lo spettacolo “L’ANCIUVÉ SUTA SAL E SUTA PRUCESS – Teatro di riciclo®” ricicla, appunto, l’omonimo spettacolo originario (L’ANCIUVÉ SUTA SAL), la cui drammaturgia è stata riscritta e vivificata su strada, assumendo nuovi snodi e tematiche pure suggerite dai luoghi e dai pubblici via via incontrati.

Ingresso gratuito, con offerte libere da usare per atti solidali di mutuo aiuto sul territorio. Per un teatro palestra di empatia.

Dopolavoro – Via dei Fossati 5 – Albugnano
Mercoledì 28 luglio 2021, h 21.15 – in occasione del Duecentesimo Anniversario dell’Indipendenza Peruviana, un omaggio alla locale Comunità Peruviana e a tutto il popolo Peruviano
“TRADIZIONI PERUVIANE di Ricardo Palma – strad-rama”
Una prima scrittura pubblica, in forma di antologia scenica, tratta da Tradiciones peruanas di Ricardo Palma (Lima, 7 febbraio 1833 – Lima, 6 ottobre 1919): una geniale, godibile e ricchissima serie di racconti storico-ironici sul Perù coloniale.
Compagnia Marco Gobetti in collaborazione con Comune di Albugnano

Giovedì 8 luglio, Foyer delle famiglie, Via Milliavacca 8 Asti – h 21.15, “IO E MATTEO di Annalisa De Lucia – Teatro di riciclo®” con Marco Gobetti | Per un teatro “palestra di empatia” – Ingresso gratuito, con offerte libere da destinarsi ad atti solidali di mutuo aiuto sul territorio

Nell’ambito di “la cura della città per una città che cura

Mercoledì 9, 16 e 23 giugno 2021, h 17.00
Piazza Carignano a Torino (in caso di pioggia, sotto i portici della vicina piazza Carlo Alberto)

LA VENERE DEGLI STRACCI di Francesco Migliaccio – STRAD-RAMA
con Marco Gobetti

“LA VENERE DEGLI STRACCI – Miseria, rivolta e potere nella città post-industriale” di Francesco Migliaccio è una antologia vibrante di volti e parole, che evoca le dinamiche con cui il Balon degli straccivendoli, il “mercato dei poveri” di Torino, è stato sradicato dalle sue storiche sedi tra il fiume Dora e Piazza della Repubblica. Dalla quarta di copertina: «Il governo di Torino ordina lo spostamento del mercato degli straccivendoli dal centro alla periferia, ma i venditori si oppongono. Intorno si eseguono sfratti e sgomberi, nascono residenze per turisti, una scuola di scrittura, botteghe di lusso. Frammenti di voci, ricordi e appunti raccontano i disegni della riqualificazione e le ragioni della resistenza».
“LA VENERE DEGLI STRACCI – Miseria, rivolta e potere nella città post-industriale” di Francesco Migliaccio è pubblicato da Monitor edizioni: https://napolimonitor.it/la-venere-degli-stracci/
L’azione drammaturgica su strada si avvale di un prologo composto ad hoc dall’autore del libro e percorre itinerari di lettura ogni volta differenti, a partire dagli stessi “percorsi tematici” suggeriti in calce al volume.
Le offerte, libere e non obbligatorie, saranno devolute per atti di solidarietà, anche pratica, nei confronti dei venditori al centro delle vicende evocate; nei modi migliori, che pure il pubblico potrà suggerire.

Una co-realizzazione di
Unione culturale Franco Antonicelli e Compagnia Marco Gobetti

Azione teatrale su strada: pensieri e solidarietà per studentesse e studenti colpite/i dalla DAD.

Mercoledì 19 e 26 maggio – 9, 16, 23 giugno 2021, dalle h 13.00
Piazza Carignano a Torino (in caso di pioggia, sotto i portici della vicina piazza Carlo Alberto)

“La tragedia della libertà – strad-rama”
con messa a disposizione del copione e invito alla lettura estemporanea su strada rivolto a studentesse e studenti delle Scuole superiori cittadine; oltre che ai partecipanti dell’omonimo laboratorio (Ostana, agosto 2020 e sessioni precedenti). Collaborano alla lettura Marco Gobetti e Beppe Turletti.

La trama de “La tragedia della libertà”: Quattro studenti provano di nascosto, davanti a un gruppo di amici fidati, le dichiarazioni che renderanno il giorno in cui verranno arrestati. Dalle loro parole si scopre perché stanno scappando, perché hanno mutato i loro nomi in Antigone, Ecuba, Edipo e Dioniso e quale segreto celano le loro maschere. Si apprende di come lo Stato impose la chiusura delle scuole; e, per fare eseguire l’ordinanza, ufficiali dell’esercito furono nominati presidi; e in una scuola, nel giorno del commiato, accadde un imprevisto: di come, quando e perché quattro studenti, avendo sbranato un preside, cambiarono vita e nome… La riunione clandestina inizia con l’ascolto di una registrazione che i quattro hanno portato con sé. È l’ultima lezione del loro insegnante di Greco e di Latino, in cui il professor Federico si scaglia contro la Monarchia Imprenditoriale, il mercato schiavistico del lavoro, la deformante statalizzazione della cultura e la futura formazione scolastica sul web, senza maestri; auspica un’era dionisiaca e inneggia alla clandestinità di vita e di studio. Sul finire della lezione, il preside irrompe in classe pistola in pugno e dichiara in arresto il professore… E loro si avventano su di lui, facendolo a pezzi e divorandolo.
Le prove segrete di quei quattro studenti sono le prove per imparare a “recitare”, a raccontare efficacemente la loro storia, il loro sbranamento di quel preside graduato che imponeva ai professori di consegnare gli account con i quali dal giorno dopo gli studenti avrebbero “frequentato” la nuova scuola.

Dalla prefazione di Anna Delfina Arcostanzo: «quando l’atto fondante è stato compiuto, una volta che il padre sia stato divorato dal figlio, il vecchio potere abbattuto e il tiranno divorato, chi può mettere al mondo il nuovo mondo? E come? Chi pronuncerà, chi agirà l’atto fondante? Pare che la risposta sia inequivocabile: l’atto fondante non può che essere un atto narrativo e consiste esattamente in quella recitazione che i colpevoli fanno di sé e delle proprie azioni di fronte alla comunità e alle sue leggi. L’atto salvifico, dunque, consisterà esattamente in questo: nella violenza che disvela se stessa e che, nel farlo, smaschera per sempre i sistemi passati e futuri che su di essa si sono o si sarebbero fondati. Come se la violenza che sta alla base della coesione sociale, quelle “cose nascoste sin dalla fondazione del mondo” – come ha suggerito René Girard – fossero smascherate per sempre. E come se a smascherarle, questa volta, non potesse essere la vittima ma il colpevole. Un colpevole che deve farsi attore e attore di rivelazione».
Fonte: http://www.seb27.it/content/la-tragedia-della-libertà

Azione teatrale su strada: sostegno e solidarietà al popolo Palestinese.

Mercoledì 19 maggio 2021, h 17.00
piazza Carignano a Torino (in caso di pioggia, sotto i portici della vicina piazza Carlo Alberto)

“Omaggio alle Resistenze – Teatro di riciclo®”
con Marco Gobetti

Drammaturgia di Alfredo Tradardi, con brani scelti da Tucidide, Ilan Pappe, Gideon Levy, Jean Genet, Mahmoud Darwish, Tahar Ben Jalloun, Ibrahim Nasrallah, Antonio Gramsci…
“Omaggio alle Resistenze – Teatro di riciclo®” evoca le due repliche dello spettacolo omonimo, che ebbe luogo lunedì 28 e martedì 29 luglio 2014, alle h 21.00, in piazza Carignano a Torino, con il sottotitolo “Dedicato alla popolazione palestinese, sistematicamente massacrata da Israele”.

Recupero delle repliche sospese a marzo

21, 28 aprile, 5 e 12 maggio 2021, ogni mercoledì alle ore:

  • 13.00 (Di come precipita il doppio di un migrante ovvero l’Anciuvé suta prucess – strad-rama)
  • 17.00 (Io e Matteo – Teatro di riciclo®)
  • 18.00 (La luna, bisogna crederci per forza, da Cesare Pavese – Teatro di riciclo®)
    Piazza Carignano, Torino (in caso di pioggia, sotto i portici di piazza Carlo Alberto)

con Marco Gobetti (interprete dei tre spettacoli), Diego Coscia (secondo interprete dello spettacolo delle h 13.00, per l’attivazione di un doppio cast)

“TEATRO DI RICICLO®: La luna, i senzatetto e i braccianti” vuole essere un gesto di solidarietà – e intende suscitare solidarietà – nei confronti dei senzatetto, dei braccianti e dei migranti.

Due terzi delle offerte, libere e non obbligatorie, saranno devolute per atti di solidarietà, anche pratica, ai senzatetto, ai braccianti (di ogni settore) e ai migranti; nei modi migliori, che pure il pubblico potrà suggerire.

“Teatro di riciclo®” avrà luogo con la presenza iniziale di almeno uno spettatore. Con il pubblico, di volta in volta, l’attore scenderà a patti, concordando la durata dell’incontro; anche in base alla reciproca disposizione d’animo e alle condizioni meteorologiche.

Compagnia Marco Gobetti
in collaborazione con Unione culturale Franco Antonicelli
e con Fondazione Enrico Eandi, che produce volantini artistici di approfondimento e a conclusione di ciascuna giornata offre al pubblico, mediante sorteggio, copie della Rivista Savej

https://rivistasavej.it/lung/2021/teatro-di-riciclo | https://www.unioneculturale.org/ | www.teatrodiriciclo.com

h 13.00 – doppio cast – DI COME PRECIPITA IL DOPPIO DI UN MIGRANTE ovvero l’ANCIUVÉ SUTA PRUCESS – strad-rama è un monologo nato dal confronto con il pubblico (“strad-rama”) sulle piazze del Piemonte, nel quale la lingua italiana si intreccia a quella piemontese e si affrontano i temi del bracciantato agricolo e della migrazione.
Un uomo maliano precipita verso il centro della terra insieme a un uomo italiano, che riesce solo più a parlare in piemontese: a tradurre le sue parole in italiano, provvede l’uomo maliano. Perché precipitano? Le vicende di due uomini si intrecciano in una piazza del Piemonte e finiscono nel mar Mediterraneo.
[Grazie al doppio cast in corso di creazione, a partire da maggio, lo spettacolo potrà essere replicato ovunque, con un volume di repliche giornaliere teso a quadruplicare le possibilità di partecipazione del pubblico in uno stesso luogo].

h 17.00 – IO E MATTEO – Teatro di riciclo®
evoca il debutto – al Teatro Garybaldi di Settimo Torinese e al Piccolo Teatro di Milano – del monologo “Io e Matteo” di Annalisa De Lucia, con Marco Gobetti e con la regia di Leo Muscato, nel dicembre 2000.
“IO E MATTEO” è il racconto ininterrotto di un uomo a Matteo, il suo amico inseparabile che trascina su strada in un carrello per la spesa; il racconto di quando si era sposato con Maria sulle scale di una chiesa e di come a sposarli fu il Maestro e di qualcuno che poi spinse il Maestro in un fosso e gli pisciò addosso e gli diede fuoco e non si riuscì a salvarlo. E della bontà della signora Marta, di maccheroni e di minestre. Di quanto fa freddo, racconta, e di quanto sia bello farsi la barba; della paura delle sirene, di ambulanze e polizia. E dell’unica mano che gli resta e di coperte, di fame e di fughe e di voli.

h 18.00 – LA LUNA, BISOGNA CREDERCI PER FORZA, DA CESARE PAVESE – Teatro di riciclo®
evoca lo spettacolo “La Luna, bisogna crederci per forza” (Compagnia Il Barrito degli Angeli, 1998-2000, con Fulvio Abbracciavento, Luisa Carlone, Marco Gobetti, Silvia Limone, Massimo Martino, Eleonora Mino, Davide Viano, musiche di Mario Actis, regia di Fabrizio Galatea)
Nel “riciclo”, quello spettacolo diventa un monologo che interseca la vicenda de “La luna e i falò di Cesare Pavese” a una antologia scenica delle liriche dell’autore: Anguilla che torna e ritrova il suo amico Nuto e “rivede” Cinto, Santina, Irene, Silvia, il Valino, il sor Matteo, Baracca; e i mestieri, la vita, la vigna, la guerra, le donne, la collina, la luna, la morte. Tutti e tutto sono intrisi di voci e presenze; su tutti e tutto, il mito.


Come previsto dalle normative vigenti sul territorio del Comune di Torino, sarà presente un cartello ben visibile, con le prescrizioni per il pubblico sull’obbligo di indossare la mascherina e di rispettare il distanziamento di un metro fra le persone; qualora durante l’esibizione non venissero rispettate le prescrizioni su mascherine e distanziamento, l’attore interromperà l’esibizione.

SUL TEATRO DI RICICLO

Per “teatro di riciclo” si intende l’azione di un attore tesa a evocare una replica precisa o un insieme di repliche trascorse di uno spettacolo cui abbia preso parte o di cui sia stato spettatore: la vicenda e le immagini dello spettacolo rivivono, così, profondamente contaminate dalla narrazione dei meccanismi teatrali e di tutto ciò che è riconducibile al rapporto tra attori, spazi e pubblici incontrati.
Il “riciclo” del teatro già stato non intende essere surrogato del teatro stesso; bensì concentrato rarefatto, essenza che ne sublima la mobile immanenza, la magia: l’”altrove rimanendo”. Travaso di generi, base concreta per l’utopia.

Con il “Teatro di riciclo®” si tenta la rivalutazione della natura autentica, magica, sociale e intrinsecamente pedagogica del fatto teatrale: un teatro “de-costruito” e “in costruzione”, motore possibile di culture indipendenti, di incontri liberi e di nuove sensibilità ed empatie.


L’azione su strada avviene in forza del DPR. del 28 maggio 2001 n. 311, che all’articolo 6 abrogò i commi primo e secondo dell’art.121 del TULPS (in base ai quali dovevano essere effettuate le richieste di iscrizione al Registro dei Mestieri Girovaghi e le richieste di permesso per le esibizioni); per quanto riguarda il Piemonte, si realizza in base alla Legge regionale 1° agosto 2018 n. 11 art. 32 e alle integrazioni normative adottate dai Comuni nello spirito della legge stessa.

AGIRE COMUNQUE, ANCHE CONTRO OGNI APPARENTE EVIDENZA DI IMPOSSIBILITÀ. (15/03/2021)

I mercoledì di “TEATRO DI RICICLO®: La luna, i senzatetto e i braccianti” in piazza Carignano, a Torino, si interrompono temporaneamente, a causa dell’inasprirsi delle misure anti-epidemiche: le azioni previste nei giorni 17, 24, 31 marzo 2021 saranno recuperate (con la medesima cadenza settimanale) appena le regole lo consentiranno. Ogni ulteriore dettaglio sarà comunicato via e.mail e sui canali web consueti.
La preparazione degli attori per il primo “doppio cast” (https://urly.it/3bvy3) prosegue a porte chiuse, pronta a tornare su strada sotto forma di creazione pubblica non appena sarà possibile; pure privatamente, proseguono lo studio, il pensamento e la progettazione delle azioni su strada future, di cui si darà notizia insieme a quella della ripresa di “TEATRO DI RICICLO®: La luna, i senzatetto e i braccianti”. Intendiamo continuare a praticare il teatro, dal vivo e in presenza, agendo comunque, anche contro ogni apparente evidenza di impossibilità, nel rispetto delle norme che garantiscono libertà e sicurezza. Finché perdurerà l’intervenuta impossibilità di recitare pubblicamente in Piemonte, si vaglieranno inviti a interpretare su strada lo spettacolo “IO E MATTEO – Teatro di riciclo®” (o altro previsto dal progetto) provenienti dalle regioni del territorio nazionale nelle quali la situazione epidemica e le regole locali lo consentiranno: verranno accettati gli inviti da parte di qualunque soggetto (fisico o giuridico) in grado di garantire fattiva cooperazione nel perseguire lo scopo solidale alla base del progetto. Nel caso, l’attore si sposterà per lavorare, regolarmente assunto dalla propria compagnia.
“TEATRO DI RICICLO®: La luna, i senzatetto e i braccianti” https://rivistasavej.it/lung/2021/teatro-di-riciclo
Compagnia Marco Gobetti
in collaborazione con Fondazione Enrico Eandi
Unione Culturale Franco Antonicelli
cfr. sotto

marzo 2021

3, 10, 17, 24, 31 marzo 2021: ogni mercoledì alle h 13.00 (DI COME PRECIPITA IL DOPPIO DI UN MIGRANTE ovvero l’ANCIUVÉ SUTA PRUCESS – strad-rama), alle h 17.00 (IO E MATTEO – Teatro di riciclo®) e alle h 18.00 (LA LUNA, BISOGNA CREDERCI PER FORZA, DA CESARE PAVESE – Teatro di riciclo®)

Piazza Carignano, Torino

con Marco Gobetti (interprete dei tre spettacoli), Diego Coscia (secondo interprete dello spettacolo delle h 13.00, per l’attivazione di un doppio cast)

“TEATRO DI RICICLO®: La luna, i senzatetto e i braccianti” vuole essere un gesto di solidarietà – e intende suscitare solidarietà – nei confronti dei senzatetto, dei braccianti e dei migranti.

Due terzi delle offerte, libere e non obbligatorie, saranno devolute per atti di solidarietà, anche pratica, ai senzatetto, ai braccianti e ai migranti; nei modi migliori, che pure il pubblico potrà suggerire.

Compagnia Marco Gobetti
in collaborazione con Unione culturale Franco Antonicelli
e con Fondazione Enrico Eandi, che produce volantini artistici di approfondimento e a conclusione di ciascuna giornata offre al pubblico, mediante sorteggio, copie della Rivista Savej

h 13.00 – doppio cast – DI COME PRECIPITA IL DOPPIO DI UN MIGRANTE ovvero l’ANCIUVÉ SUTA PRUCESS – strad-rama è un monologo nato dal confronto con il pubblico (“strad-rama“) sulle piazze del Piemonte, nel quale la lingua italiana si intreccia a quella piemontese e si affrontano i temi del bracciantato agricolo e della migrazione.
Un uomo maliano precipita verso il centro della terra insieme a un uomo italiano, che riesce solo più a parlare in piemontese: a tradurre le sue parole in italiano, provvede l’uomo maliano. Perché precipitano? Le vicende di due uomini si intrecciano in una piazza del Piemonte e finiscono nel mar Mediterraneo.
[Grazie al doppio cast, a partire da fine marzo, lo spettacolo potrà essere replicato ovunque, con un volume di repliche giornaliere teso a quadruplicare le possibilità di partecipazione del pubblico in uno stesso luogo].

h 17.00 – IO E MATTEO – Teatro di riciclo®
evoca il debutto – al Teatro Garybaldi di Settimo Torinese e al Piccolo Teatro di Milano – del monologo “Io e Matteo” di Annalisa De Lucia, con Marco Gobetti e con la regia di Leo Muscato, nel dicembre 2000.
“IO E MATTEO” è il racconto ininterrotto di un uomo a Matteo, il suo amico inseparabile che trascina su strada in un carrello per la spesa; il racconto di quando si era sposato con Maria sulle scale di una chiesa e di come a sposarli fu il Maestro e di qualcuno che poi spinse il Maestro in un fosso e gli pisciò addosso e gli diede fuoco e non si riuscì a salvarlo. E della bontà della signora Marta, di maccheroni e di minestre. Di quanto fa freddo, racconta, e di quanto sia bello farsi la barba; della paura delle sirene, di ambulanze e polizia. E dell’unica mano che gli resta e di coperte, di fame e di fughe e di voli.

h 18.00 – LA LUNA, BISOGNA CREDERCI PER FORZA, DA CESARE PAVESE – Teatro di riciclo®
evoca lo spettacolo “La Luna, bisogna crederci per forza” (Compagnia Il Barrito degli Angeli, 1998-2000, con Fulvio Abbracciavento, Luisa Carlone, Marco Gobetti, Silvia Limone, Massimo Martino, Eleonora Mino, Davide Viano, musiche di Mario Actis, regia di Fabrizio Galatea)
Nel “riciclo”, quello spettacolo diventa un monologo che interseca la vicenda de “La luna e i falò di Cesare Pavese” a una antologia scenica delle liriche dell’autore: Anguilla che torna e ritrova il suo amico Nuto e “rivede” Cinto, Santina, Irene, Silvia, il Valino, il sor Matteo, Baracca; e i mestieri, la vita, la vigna, la guerra, le donne, la collina, la luna, la morte. Tutti e tutto sono intrisi di voci e presenze; su tutti e tutto, il mito.


Come previsto dalle normative vigenti sul territorio del Comune di Torino, sarà presente un cartello ben visibile, con le prescrizioni per il pubblico sull’obbligo di indossare la mascherina e di rispettare il distanziamento di un metro fra le persone; qualora durante l’esibizione non venissero rispettate le prescrizioni su mascherine e distanziamento, l’attore interromperà l’esibizione.

gennaio-febbraio 2021

IO E MATTEO – Teatro di riciclo®, per i senzatetto di Torino

Mercoledì 10, 17 e 24 febbraio 2021, H 16.00, piazza Carignano (in caso di pioggia, sotto i portici di piazza Carlo Alberto), Torino

Compagnia Marco Gobetti
in collaborazione con
Unione culturale Franco Antonicelli

Sulla scia della generosa partecipazione di mercoledì scorso, il Teatro di riciclo® “raddoppia” sino a fine febbraio 2021. Al riciclo già in atto (ogni mercoledì alle 13.00: https://www.facebook.com/events/528222608163769), mercoledì 17 e 24 febbraio 2021 si aggiunge alle h 16.00 IO E MATTEO – Teatro di riciclo®.

Il Teatro di riciclo® di “IO E MATTEO” vuole essere un gesto di solidarietà – e intende suscitare solidarietà – nei confronti dei senzatetto di Torino, recentemente oggetto di azioni vergognose.

Offerte libere, da devolvere interamente in atti di solidarietà, anche pratica, ai senzatetto; nei modi migliori, che pure il pubblico potrà suggerire.

Con “IO E MATTEO – Teatro di riciclo®” si evoca su strada il debutto – al Teatro Garybaldi di Settimo Torinese e al Piccolo Teatro di Milano – del monologo “Io e Matteo” di Annalisa De Lucia, con Marco Gobetti e con la regia di Leo Muscato, nel dicembre 2000.

“IO E MATTEO” è il racconto ininterrotto di un uomo a Matteo, il suo amico inseparabile che trascina su strada in un carrello per la spesa; il racconto di quando si era sposato con Maria sulle scale di una chiesa e di come a sposarli fu il Maestro e di qualcuno che poi spinse il Maestro in un fosso e gli pisciò addosso e gli diede fuoco e non si riuscì a salvarlo. E della bontà della signora Marta, di maccheroni e di minestre. Di quanto fa freddo, racconta, e di quanto sia bello farsi la barba; della paura delle sirene, di ambulanze e polizia. E dell’unica mano che gli resta e di coperte, di fame e di fughe e di voli.

Mercoledì 3, 10, 17, 24 febbraio 2021, h 13.00, su strada, in piazza Carignano, a Torino (in caso di pioggia, sotto i portici di piazza Carlo Alberto)

[ TEATRO DI RICICLO® continua, nei mercoledì di febbraio, anche alle 16.00, con “IO E MATTEO – Teatro di riciclo®”.
Con le offerte raccolte mercoledì 10 febbraio sono state acquistate coperte e generi alimentari, che, grazie all’azione di cittadini solidali, sono da oggi pomeriggio (12/02) in corso di distribuzione ai senzatetto di Torino. https://www.facebook.com/events/209542814214151/ ]

L’attore accetta offerte, libere e non obbligatorie.

Come previsto dalle normative vigenti sul territorio del Comune di Torino, sarà presente un cartello ben visibile, con le prescrizioni per il pubblico sull’obbligo di indossare la mascherina e di rispettare il distanziamento di un metro fra le persone; qualora durante l’esibizione non venissero rispettate le prescrizioni su mascherine e distanziamento, l’attore interromperà l’esibizione.

“Teatro di riciclo®” avrà luogo con la presenza di almeno uno spettatore; con il pubblico, di volta in volta, l’attore scenderà a patti, concordando, oltre ai titoli, la durata dell’incontro; anche in base alla reciproca disposizione d’animo e alle condizioni meteorologiche.

Dopo la prima creazione, il 27 gennaio scorso, de “LA MEMORIA NON È MAI CIMITERO – I meccanismi della Shoah nella storia dell’uomo” (https://bit.ly/3cdB70G) in forma di “Teatro di riciclo®”, ogni mercoledì del mese di febbraio 2021 (alle h 13.00, su strada, in piazza Carignano, a Torino | in caso di pioggia, sotto i portici di piazza Carlo Alberto) Marco Gobetti propone pubblicamente inneschi per un “Teatro di riciclo®” di altri spettacoli cui ha preso parte in passato.

Oltre al costruendo “LA MEMORIA NON È MAI CIMITERO 2008 – Teatro di riciclo®”, con cui avrà inizio ogni incontro, il pubblico potrà dunque scegliere fra incursioni in frammenti del “Teatro di riciclo®” già in repertorio – “130 repliche de Il nome della rosa – Teatro di riciclo®” e “La luna, bisogna crederci per forza, da Cesare Pavese – Teatro di riciclo®” – o fra nuovi tentativi quali:

  • Gaddus alla Guerra Grande – Teatro di riciclo®
  • IN-EC-CESSO Una bomba per cintura – Teatro di riciclo®
  • Cristo muore in fabbrica: è solo un altro incidente – Teatro di riciclo®
  • Carlo, Ettore, Maria e la Repubblica – Storia d’Italia dal 1945 a oggi – Teatro di riciclo®
  • L’anciuvé suta sal – Teatro di riciclo®
  • Leone Ginzburg: costruire il futuro nel presente | lezione recitata – Teatro di riciclo®
  • La scoperta dell’antichità dell’uomo | lezione recitata – Teatro di riciclo®
  • Riciclo di altre lezioni recitate in repertorio (qui il dettaglio: https://urly.it/3b20g)
    Il pubblico potrà inoltre optare per un’altra variante:
  • Un carnevale per Sole e Baleno STRAD-RAMA (es.: https://urly.it/3b200)